Servizi alle organizzazioni

Riesco a instaurare rapporti autentici con imprenditori, dirigenti e manager, creando un ambiente di fiducia e collaborazione.

Ascolto attentamente, offro un sostegno senza giudizio e metto a disposizione il mio bagaglio personale per ispirare e motivare i clienti a superare le loro sfide, fornendo esempi concreti.

Organizzazioni = Persone

Nel contesto aziendale, mi presento come una professionista fidata e assertiva, capace di affrontare le questioni aziendali con serietà e determinazione.

La mia natura amichevole e schietta mi permette di instaurare rapporti autentici con imprenditori, dirigenti e manager, creando un ambiente di fiducia e collaborazione. Sono consapevole che le sfide organizzative possono richiedere coraggio e audacia per superarle, e sono pronta ad affrontarle insieme ai miei clienti, utilizzando il mio passato come fonte di ispirazione e apprendimento.

Parlo a:

che vogliono capire come migliorare l’azienda perché percepisce cali di produttività non collegati a processi strutturali, bensì a qualche falla nelle relazioni, nel clima, nella motivazione o nell’engagement dei dipendenti.

che vogliono costruire un percorso di carriera per gli impiegati, o che cercano attività di team building oppure formazioni esperienziali.

che vogliono migliorare le proprie competenze di business e i livelli di perfomance.

che vogliono migliorare la leadership partendo dall’allineamento relazionale fra di loro, così come start-up o aziende storiche che vogliono “rinfrescarsi”.

Aree di intervento

Il servizio che offro si distingue per il fatto di prendere in carico l’intera organizzazione esattamente come fosse un cliente individuale, alla stregua di un’entità unica. È un percorso utile in quelle situazioni in cui l’organizzazione deve prendere una decisione importante circa la propria identità attuale e futura.

Questo tipo di analisi prevede un processo di valutazione volto a identificare i fattori sociali, culturali e organizzativi dell’ambiente lavorativo.

L’obiettivo è quello di comprendere come questi aspetti, uniti alle dinamiche interpersonali e di gruppo, possano influire sul comportamento dei dipendenti e sull’efficienza dell’organizzazione.

1. Clima organizzativo

è una misura soggettiva che si riferisce alla percezione collettiva dei dipendenti riguardo al contesto lavorativo in cui si trovano.

Può includere elementi come: la comunicazione interna, la fiducia, il supporto sociale, la giustizia organizzativa, l’autonomia e la coerenza delle politiche aziendali.

L’analisi del clima organizzativo permette di comprendere il livello di soddisfazione dei dipendenti, il loro coinvolgimento e il loro impegno verso l’organizzazione. Rilevare il Clima, tramite metodi validati, significa avere un indicatore numerico del livello di Salute Organizzativa di un gruppo o di un’azienda.

2. Cultura organizzativa

è la "personalità" dell'organizzazione e definisce la sua identità unica. Si riferisce all'insieme di valori, norme, credenze e pratiche condivise all'interno di un'organizzazione.

La cultura influenza la mentalità e il comportamento dei dipendenti e determina la forma in cui vengono affrontate le sfide, comunicate le informazioni, prese le decisioni e gestiti i conflitti. L’analisi della cultura organizzativa aiuta a individuare gli aspetti positivi e negativi della cultura aziendale e a identificare come influenzano le prestazioni, la soddisfazione dei dipendenti e la capacità dell’organizzazione di adattarsi ai cambiamenti.

3. Dinamiche di gruppo

si riferiscono alle interazioni sociali e ai modelli comportamentali che emergono nei gruppi all’interno dell'organizzazione e riguardano: la comunicazione tra i membri, i ruoli assegnati, le decisioni prese, il grado di coesione, i conflitti e le norme condivise.

L’analisi delle dinamiche di gruppo aiuta a comprendere come i gruppi di lavoro influenzano le prestazioni e l’efficacia dell’organizzazione, nonché a identificare eventuali problemi o ostacoli alla collaborazione e alla produttività.
La mappatura di questi elementi è lo strumento da cui partire per favorire un ambiente di lavoro funzionale, sano e produttivo, trovando il punto di intersezione fra l’interesse dei dipendenti e quello della Direzione.

Quando l’azienda affronta un momento di cambiamento il clima e la cultura organizzativa e le dinamiche di gruppo possono vivere momenti più delicati a causa delle incertezze e dei timori che il cambiamento può portare.

Il cambiamento organizzativo può essere scatenato da diverse ragioni, come ad esempio la ristrutturazione aziendale, il passaggio generazionale, l’introduzione di nuove tecnologie, l’espansione del business o la riduzione dei costi.

Il lavoro si concentra sul contenimento del contagio emotivo, sull’ancoraggio al principio di utilità per l’azienda e per il benessere di chi la compone, sulla formazione orientata all’inclusione del Nuovo.

Il mio compito è allargare la visione di un gruppo, superando paure, alibi, autosabotaggi e resistenze.

La “formazione esperienziale” è un approccio di apprendimento ad alto impatto emotivo, progettato per coinvolgere e attivare i tre cervelli: il rettiliano, il limbico e la neocorteccia. Questo tipo di formazione si concentra su 3 elementi chiave: la cognizione (il pensiero), il sentire (le emozioni) e il fare esperienza (il comportamento).
Durante una formazione esperienziale, i partecipanti vengono coinvolti attivamente in esperienze pratiche e coinvolgenti, piuttosto che ricevere informazioni passivamente.

Questo approccio mira a stimolare la mente e il cuore, incoraggiando una connessione più profonda con i contenuti e favorisce l’apprendimento duraturo:

  • Il coinvolgimento del cervello rettiliano (istintivo) avviene attraverso esperienze pratiche e concrete, che attivano l’apprendimento attraverso la pratica e la ripetizione.
  • Il coinvolgimento del cervello limbico (emotivo) avviene attraverso il coinvolgimento delle emozioni durante l’esperienza di apprendimento.
  • Infine, il coinvolgimento del cervello neocorticale (razionale) avviene attraverso il processo cognitivo, cioè il pensiero razionale e la riflessione sull’esperienza. Questo consente ai partecipanti di comprendere a livello concettuale ciò che hanno vissuto e di collegare l’esperienza alle proprie conoscenze e abilità preesistenti.

La formazione esperienziale crea un ambiente di apprendimento coinvolgente e completo, dove il pensiero, le emozioni e il comportamento sono strettamente collegati.

Un intervento di Psicologia organizzativa volto allo sviluppo del capitale umano che  si concentra sull’identificazione e sulla valorizzazione delle risorse umane all’interno dell’organizzazione al fine di migliorare le prestazioni, l’efficienza e il benessere dei dipendenti.

Tale intervento mira a sviluppare il potenziale dei collaboratori e adottare strategie per sfruttare al meglio le competenze individuali in modo da raggiungere gli obiettivi organizzativi.

L’obiettivo principale è quello di promuovere il miglioramento delle competenze, delle abilità e delle attitudini dei dipendenti, contribuendo alla creazione di un clima di benessere e al successo dell’organizzazione nel suo complesso.  

Ciò può essere raggiunto attraverso varie strategie:

  • Valutazione delle competenze (assessment, inbasket, feedback 360°, ecc.) per identificare le aree di forza e di sviluppo di ciascun individuo, fornendo una base per pianificare degli interventi formativi mirati.
  • Programmi di formazione e sviluppo sulla base delle valutazioni, vengono progettati e implementati programmi di formazione personalizzati che possono riguardare l’aggiornamento delle competenze tecnico-realizzative, gestionali-manageriali e/o relazionali-comunicative.
  • Coaching e mentoring per permettere ai dipendenti di ricevere un feedback individualizzato e guidato nel migliorare le proprie abilità e performance lavorative.
  • Team building con l’obiettivo di migliorare la collaborazione e la coesione tra i membri del team.
  • Promozione del benessere organizzativo sia dal punto di vista fisico che psicologico, poiché il benessere è un elemento cruciale per il rendimento e l’impegno sul lavoro.
  • Monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti per aiutare a verificare l’efficacia delle strategie implementate e a effettuare eventuali adeguamenti per massimizzare l’impatto positivo sul capitale umano e sulle prestazioni organizzative.

La formazione preventiva ad hoc su argomenti delicati come lo stress, il burnout, il mobbing e le molestie sessuali sul luogo di lavoro è fondamentale per promuovere la consapevolezza e la prevenzione di situazioni che possono avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere dei dipendenti.

1. Stress

è una risposta naturale del corpo a situazioni percepite come minacciose o sfidanti. Sebbene lo stress sia una parte inevitabile della vita lavorativa, e in alcuni casi possa anche essere stimolante, livelli eccessivi o prolungati di stress possono avere effetti negativi sulla propria salute fisica e mentale.

2. Burnout

è uno stato di esaurimento emotivo, mentale e fisico che può verificarsi quando i dipendenti sono sottoposti a stress e pressioni costanti senza la possibilità di recuperare adeguatamente. Il burnout può portare a conseguenze negative sulla propria salute, ma anche a una diminuzione della motivazione, dell'impegno e della soddisfazione lavorativa.

3. Mobbing

noto anche come bullismo sul posto di lavoro, è un comportamento negativo, ostile e perpetrato da una o più persone contro un collega o un gruppo di colleghi. Il mobbing può assumere varie forme, tra cui: derisione, isolamento, minacce, diffamazione e sabotaggio. Questo comportamento può avere gravi conseguenze psicologiche per la vittima, portando a stress, ansia, depressione e riduzione della produttività.

4. Molestie sessuali

sul luogo di lavoro sono un comportamento inappropriato e indesiderato di natura sessuale che può essere diretto o indiretto. Questo comportamento può creare un ambiente di lavoro ostile, minacciante e denigrante per la vittima. Le molestie sessuali possono avere un profondo impatto sulla salute mentale e sull'autostima delle vittime, portando a stress, ansia e difficoltà a svolgere il proprio lavoro.

Questi argomenti sono delicati perché coinvolgono la sfera personale dei dipendenti e possono avere conseguenze profonde e durature sulla salute e sul benessere del singolo, ma anche sull’immagine dell’azienda.

Le situazioni di stress, burnout, mobbing e molestie sessuali possono creare un clima di lavoro tossico, influenzando negativamente la produttività e la motivazione dei dipendenti.

Un percorso di formazione su questi temi è fondamentale per promuovere una cultura aziendale rispettosa e inclusiva e fornire gli strumenti per affrontare tali situazioni prima che possano avere conseguenze gravi e dannose.

È un servizio rivolto ai dipendenti che possono trovarsi in momenti di difficoltà legati a transizioni di carriera o a situazioni personali che incidono sul proprio rendimento lavorativo.


Seguendo l’ottica sistemica infatti, la persona che lavora è quella che porta il disagio professionale in famiglia e la persona che sta male in famiglia è la stessa che porta le preoccupazioni private sul lavoro.

Alcune organizzazioni illuminate mettono a disposizione uno sportello counseling protetto dal segreto professionale, in cui i dipendenti possono aprirsi su tematiche professionali o non, con l’obiettivo di raggiungere un incremento di benessere, senza alcun vincolo sul perseguimento di competenze aziendali.

S.O.S

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