VOGLIO, DEVO, POSSO, SERVE?
Uno dei concetti fondamentali in AT è quello degli Stati dell’Io. E. Berne ha ideato il concetto di Stati dell’Io per aiutare a spiegare come siamo fatti e come ci relazioniamo con gli altri; sono rappresentati da tre cerchi sovrapposti e modellizzano la struttura della personalità che viene così scomposta in tre parti: Genitore (G), Adulto (A) e Bambino (B). Questo permette di classificare il nostro modo di pensare, sentire e comportarci. Ogni Stato dell’Io è scritto con una lettera maiuscola per indicare la differenza dai veri genitori, adulti e bambini che invece sono scritti con la lettera minuscola.
- Stato dell’Io Genitore → è un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti che ogni individuo acquisisce dall’esterno durante la propria infanzia ed adolescenza dalla relazione con le proprie figure significative: i genitori reali (o chi ne fa le veci), i parenti, i maestri e gli insegnanti e tutte le persone autorevoli che incontrerà negli anni della propria formazione. I messaggi più pregnanti vengono assimilati a livello di introiezione: si fanno nostre idee, credenze, sentimenti e comportamenti delle figure genitoriali.
- Stato dell’Io Adulto → è un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti che sono risposte dirette al qui-e-ora. È come un elaboratore di dati che funziona come un computer, organizzando l’informazione, valutando le probabilità e facendo affermazioni logiche. Svolge il ruolo di mediatore tra Genitore e Bambino.
- Stato dell’Io Bambino → è un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti che vengono riprodotti dalla nostra infanzia, possiamo definirla la parte “spontanea”, quella che conserva memoria delle emozioni vissute durante l’infanzia: entusiasmo, meraviglia, ma anche insicurezza e paura. Contiene le registrazioni delle prime esperienze di vita e delle posizioni che il bambino ha assunto verso se stesso e gli altri.
Ognuno di questi stati dell’Io si esprime, agisce ed entra in relazione con gli altri nelle diverse situazioni in cui ci veniamo a trovare. Per individuare questi stati, vengono analizzate molte indicazioni, che comprendono le parole utilizzate, il tono della voce e le espressioni del volto. Essere consapevoli di quali siano gli stati dell’Io, dei ruoli giocati da noi stessi e dal nostro interlocutore nelle diverse situazioni, ci permette di adattarci meglio ad esse, di recepire correttamente il messaggio del nostro interlocutore e di rispondere in modo efficace.
…Ciò che ci sta alle spalle e ciò che ci sta di fronte, sono ben poca cosa rispetto a ciò che è dentro di noi.” (R.W. Emerson)
Il Genitore (G) si suddivide in Normativo/Critico (GN) e in Affettivo (GA)
Il GN è quello che viene attivato quando si manifestano atteggiamenti di divieto e comandi, quando vengono sancite regole e leggi.
Il GA è quello che viene attivato quando ci si prende cura di qualcuno, quando si mostra attenzione, premura e comprensione e viene dato sostegno.
L’Adulto (A)
L’Adulto rappresenta l’insieme oggettivo di pensieri, sentimenti e comportamenti coerenti ed in linea con la situazione attuale che l’individuo sta vivendo (nel qui ed ora) e indica la capacità di elaborare nuovi dati (proprio come se fosse un elaboratore elettronico). Per poter gestire la propria realtà quotidiana ogni individuo necessita di trovare continuamente nuove strategie efficaci senza subire interferenze dagli altri stati dell’Io.
Il Bambino (B) a sua volta si suddivide in ulteriori Stati dell’Io:
Il Bambino Adattato (BA) è quello stato dell’Io che attiva un comportamento in seguito all’influenza dello stato dell’Io Genitore (un comportamento quindi adattato). Esso risponde quindi ad una critica, ad un divieto o a un pregiudizio. A volte risponde in modo adeguato, altre volte in modo sottomesso o ribelle.
Il Bambino Libero (BL) invece attiva comportamenti autonomi, senza l’influenza dello stato dell’Io Genitore (un comportamento quindi libero).
Il BA e il BL vengono definiti positivi o negativi a seconda che siano efficaci ed adeguati alla situazione. Lo stato dell’Io Bambino rappresenta la parte più vitale della personalità di ogni individuo: in essa sono racchiuse le principali motivazioni dell’agire degli individui.
COME PARLANO GLI STATI DELL’IO
Di seguito alcuni esempi volti a mostrare quali comportamenti siano indicativi di ognuno degli stati dell’Io descritti (i segni + e – stanno rispettivamente per positivo e negativo):
- utilizziamo il GA + quando ci prendiamo cura di un’altra persona con affetto e amorevolmente quando, però, l’altra ne ha bisogno e lo desidera davvero: “Va bene, faccio questo per te, ti supporto, credo nel tuo essere OK”;
- utilizziamo il GC + quando in maniera forte difendiamo i nostri diritti e quelli degli altri senza umiliare nessuno o imporsi a chicchessia: “Questo non è giusto! Basta così!”.
- utilizziamo il GC – quando accusando qualcun altro (o noi stessi) ci poniamo nella situazione da colpire la sua (nostra) autostima: “Fai/Faccio sempre cosi, non va bene!”.
- utilizziamo l’A quando, come fossimo dei semplici calcolatori elettronici valutiamo dati e informazioni e traiamo le conseguenze da quanto osservato senza intenzione giudicante: “Se passo la giornata sui social, non mi resta tempo per consegnare il lavoro in scadenza.”
- utilizziamo il BA + quando viviamo serenamente secondo le regole di comportamento sociale che ci hanno insegnato da piccoli per una convivenza civile e piacevole, in armonia con gli altri (rispettare il proprio turno, essere educati, puntuali, rispettosi…).
- utilizziamo il BA – quando mettiamo in atto comportamenti autodistruttivi per ottenere l’attenzione degli altri o quando, per ottenere qualcosa o per evitare delusioni e dolore, compiaciamo gli altri, adeguandoci a quello che, secondo la nostra valutazione, gli altri si aspettano da noi stessi.
- utilizziamo il BL + quando riusciamo ad esprimere serenamente quello che ci passa nella mente, quando ci divertiamo, quando riusciamo a stare in intimità con gli altri, senza ferire o far del male ad alcuno. E’ quello che accade quando diciamo (o è come se dicessimo): “Dai, giochiamo!”.
- utilizziamo il BL – quando facciamo del male agli altri o a noi stessi quando vogliamo divertirci: “Vai, corriamo di più; premi l’acceleratore!” (anche quando e’ pericoloso). Oppure quando il nostro divertimento passa dal ferimento degli altri (come nel bullismo).
Ogni individuo possiede ed utilizza tutti gli Stati dell’Io descritti (G, A, B) ma può esservi la tendenza ad utilizzarne uno in maniera privilegiata ovvero in maniera rigida. L’egogramma è uno strumento che si usa per “misurare” se e quanto prevalente sia uno o più stati dell’io, rispetto agli altri, riflettendo sugli impatti di tale distribuzione. L’ Analista Transazionale supporta e conduce il cliente a riconoscere i propri stati dell’Io e a diventare consapevole dell’utilizzo che egli ne fa di solito. Lo scopo è di aiutarlo ad apprendere l’utilizzo di tutti gli stati dell’Io in maniera positiva affinché possa migliorare le proprie relazioni e la qualità della propria vita.