Con Ipnosi ericksoniana si intende l’approccio di M. Erickson all’ipnosi. Lo stato ipnotico implica la perdita di orientamento nei confronti della realtà esterna e lo stabilirsi di un nuovo orientamento nei confronti di una realtà interna inconscia dove sono immagazzinate le risorse necessarie per la guarigione.
L’ipnosi ericksoniana si distingue dall’idea che generalmente si ha dell’ipnosi: in un contesto scientifico, perde l’aspetto spettacolare e manipolatorio per restituire potere alla persona, alle sue risorse e alla relazione con l’ipnoterapeuta (rapport). Tale approccio vede l’individuo come depositario di risorse che nel momento di crisi non riesce a usare.
Fin dalla nascita impariamo a superare difficoltà e fallimenti.
Spesso da adulti dimentichiamo le vittorie e non vediamo le infinite possibilità disponibili, concentrandoci troppo sul problema e poco sulla soluzione. Durante la trance il cervello riduce la sua attività cosciente, razionale e attiva le aree inconsce, emozionali. In questa posizione mentale la persona attinge al suo inconscio (magazzino di potenzialità e risorse) per riappropriarsi delle proprie capacità e mettere in atto comportamenti e pensieri risolutivi del problema che crea disagio.
Durante la trance il cervello riduce la sua attività cosciente, razionale e attiva le aree inconsce, emozionali. In questa posizione mentale la persona attinge al suo inconscio (magazzino di potenzialità e risorse) per riappropriarsi delle proprie capacità e mettere in atto comportamenti e pensieri risolutivi del problema che crea disagio.