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ANSIA, FOBIE, ATTACHI DI PANICO
Ansia, Fobie, Attacchi di Panico
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Voglio imparare a non aver paura della mia Paura. (A. Merini)

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ansia è un fenomeno comune, caratterizzato da preoccupazione per qualcosa che avverrà nel futuro. Provoca uno stato di tensione che coinvolge mente e corpo, e che, vissuto a bassi livelli, può migliorare le nostre prestazioni. Tuttavia, a livelli più alti, l’ansia può produrre l’effetto contrario. Vi sono due tipologie principali di ansia: di stato e di tratto. L’ansia di stato si riferisce all’esperienza ansiosa limitata a uno specifico evento, mentre l’ansia di tratto indica la tendenza a reagire in modo ansioso ad ogni situazione della vita quotidiana. Quando l’ansia è eccessiva e si verifica frequentemente, impatta in modo limitante sullo svolgimento delle attività di ogni giorno. Il disturbo d’ansia generalizzata è caratteristico di coloro a cui capitano frequenti episodi di ansia e preoccupazioni eccessive, senza che queste siano legate a qualche situazione specifica; la compromissione delle attività quotidiane può essere notevole e spesso vi è la concomitanza di altri malesseri, come i disturbi del sonno.

Si parla di fobia quando il timore eccessivo (spesso irrazionale) è diretto nei confronti di specifici oggetti o situazioni (fobia dei ragni, paura dell’aereo…) La situazione che suscita fobia può provocare crisi di ansia molto intense, e le situazioni/oggetti fobici vengono evitati a qualunque costo (es. non fare controlli medici per fobia di aghi/iniezioni). Parliamo di fobia sociale o ansia sociale quando a provocarci ansia e paura intense e sproporzionate sono le situazioni sociali, in particolare il timore del giudizio degli altri. Spesso si innesca un circolo vizioso: l’ansia anticipatoria determina proprio la reazione fisiologica che l’individuo teme e cerca in tutti i modi di evitare (per esempio, sudare in pubblico proprio a causa della paura di sudare in pubblico).
Infine, gli attacchi di panico sono esperienze di ansia estrema caratterizzata dalla paura di morire o di perdere il controllo, unita a sintomi fisici (tachicardia, vertigini, sensazione di soffocamento ecc.).

Il primo attacco di panico si fissa nella memoria in modo indelebile e contribuisce a rinforzare il timore di avere altri attacchi in maniera inaspettata, al punto da sentirsi costretti a precludersi determinate attività fino a evitare di uscire di casa.
Quali che siano le manifestazioni ansiose, una consulenza psicologica può essere utile per mettere a fuoco il contesto che determina la reazione ansiosa, l’intensità della stessa, la sua frequenza nonché la sua pervasività, ossia il grado di compromissione della vita sociale, relazionale e professionale, e infine le strategie utilizzate per farvi fronte.
Grazie a un opportuno intervento psicologico si possono apprendere strategie di risoluzione efficaci, in modo da gestire le paure limitanti, anziché permettere che esse a gestire la nostra vita.